Recensioni su SL Hotel Santa Luzia – Elvas 4 stelle

Buongiorno, Mi rammarico davvero di quanto segue: I 4 signori parlavano solo italiano, nient'altro. Non è un problema, basta parlare italiano. Dobbiamo essere consapevoli dei limiti, perché oltre all'Italia, alla Svizzera italiana, al Vaticano e a San Marino, non è una lingua che viene imparata spesso in altri paesi. In hotel, oltre al portoghese, parliamo inglese, francese, castigliano e tedesco. La signora che li ha accolti all'arrivo in Reception si è premurata di mettere in pratica con i signori la sua (scarsa ma sincera) conoscenza dell'italiano. Non un grazie. Sono stati accompagnati nelle loro stanze dalla stessa persona, e quando sono scesi ha chiesto ai signori (in possibile italiano) se fosse tutto ok nelle camere. Ragazzi, avete detto di sì. Quindi adesso non capisco le critiche al personale e alle camere. Aggiungo inoltre che l'hotel dispone di 3 tipologie di camere Original, Classic e Superior con superfici (dai 15 ai 30 mq) e dotazioni diverse, ovviamente anche con prezzi diversi. Hai prenotato 1 camera nella categoria più bassa e l'altra nella categoria media. Se non gli piaceva, potevano scegliere comunque le camere superior oppure optare per le 2 camere di categoria media, cioè le “classiche”. Tutte le informazioni riguardanti le camere, dalle dimensioni alle dotazioni, sono presentate su booking.com. Ripeto che mi dispiace solo che appena scesi dalle stanze abbiano detto che andava tutto bene. Se non l'avessi trovata, avresti potuto richiedere il cambio camera con una tipologia diversa in qualsiasi momento del soggiorno. Per capire il concetto di questa unità alberghiera, che era disponibile alla reception, ma ve lo invio per capire il concetto: Patrimonio Architettonico | Un edificio con molta storia… 1933 - viene indetto un concorso per la progettazione di un hotel modello, in Notícias Ilustrado; 1936 - Francisco de Lima presenta al 1° Congresso Nazionale del Turismo, un hotel ideale, moderno e confortevole, di carattere regionale; 1939 - viene annunciata la costruzione di locande regionali, su progetto del Ministero dei Lavori Pubblici e del Commercio, con progetti affidati a Rogério de Azevedo e Miguel Jacobetty Rosa; 31 dicembre - António Ferro porta il Turismo e questo progetto alla Segreteria Nazionale della Propaganda; 31 marzo 1939 - progetto per il primo edificio della Pousada disegnato da Miguel Simões Jacobetty Rosa; i mobili sono stati disegnati da Vera Leroi e Anne-Marie Jauss e realizzati da Casa Barbosa & Costa; il progetto iniziale prevedeva la realizzazione di un edificio a forma di L, con una delle facciate formata da portici; 1942 - costruzione della Locanda da parte della DGEMN; 19 aprile – inaugurazione della Locanda; i primi allestimenti interni furono curati dai Servizi Turistici e Tecnici della Segreteria Nazionale della Propaganda Anne Marie Jauss, figlia di due pittori, Georg Jauss e Caroline Jauss, è nata a Monaco il 3 febbraio 1902. Ha studiato a Monaco, Merano e Stoccarda, poi alla Scuola statale di arti applicate di Monaco. Anne Marie divenne pittrice e si fece notare nella sua città natale e a Berlino, ma nel 1932, temendo l'arrivo del regime nazista, emigrò in Portogallo, dove rimase per quattordici anni. Vivendo a Lisbona e dintorni, si guadagnava da vivere come pittrice, illustratrice, architetto d'interni, designer e ceramista. Nel 1946 si trasferì a New York. Il pannello piastrellato nella sala al 1° piano (tra gli altri) è firmato da Ela. Punto di ingresso per innumerevoli profughi della Seconda Guerra Mondiale e ancora oggi luogo di incontro delle élite culturali portoghesi, nonché tappa "obbligatoria" per un'ampia gamma di Enti Ufficiali provenienti da vari paesi, Da allora tutto è stato restaurato e mantenuto per mantenere il fascino e la storia degli anni '40. Anche per quanto riguarda il ristorante è successa la stessa cosa, cioè un problema linguistico. La persona che li ha serviti, oltre al portoghese, parla spagnolo e inglese. Ciò che accadde alle acque fu il seguente: A causa dell'affollamento del ristorante a pranzo non c'erano grandi bottiglie d'acqua fresca, ce n'erano solo piccole. Chi li serviva chiese ai signori se volessero quelli grandi al naturale o quelli piccoli freschi. Non c'era modo di farsi capire. Furono serviti piccoli freschi. Birra: Birra alla spina terminata. C'era solo una bottiglia. Stesso problema di comunicazione. A proposito della colazione: da un'enorme ciotola piena di diversi tipi di yogurt, c'erano in realtà 4 yogurt che erano finiti il ​​giorno prima. Non sarebbe dovuto accadere, questo è certo e ci scusiamo ancora per la disattenzione, cosa che il dipendente aveva già fatto a suo tempo. In ogni caso, appena si è accorto della situazione segnalata dai clienti, ha tolto gli yogurt e ne ha portati altri nuovi, anche se c'erano ancora diverse alternative disponibili. Distinti saluti, João Simões Amministratore (tradotto con google traduttore)

Buongiorno, Mi rammarico davvero di quanto segue: I 4 signori parlavano solo italiano, nient'altro. Non è un problema, basta parlare italiano. Dobbiamo essere consapevoli dei limiti, perché oltre all'Italia, alla Svizzera italiana… Mostra altro